GIFRA DI TARANTO CAMPO SCUOLA AD ASSISI: «SONO RIUSCITA A DONARMI RICEVENDO TUTTO» Assisi, 07-12.08.14 Assisi 2014... Un'esperienza che non può non lasciare il segno! E' stato un momento unico, il tempo è volato come fosse stato un solo giorno, e invece ne erano 5! Nonostante tutto, l'esperienza è stata triste visto ciò che è successo a Taranto ad un nostro fratello Ivano che doveva essere uno degli artefici; fisicamente non ha potuto essere con noi ma la sua mano si è sentita comunque. Parlando dei rapporti con le persone, posso dire di essere davvero felice dopo il campo-scuola 2014. Ho ritrovato dei rapporti persi nel tempo e li ho ritrovati più forti che mai. Sono felice oltretutto che il consiglio, tra tante difficoltà, sia riuscito a portare a termine alla grande un campo cosi ben articolato e fantasioso. Per me il momento più toccante resta quello della promessa; è stata la mia prima e sino ad ora unica promessa nella Gifra. É stato toccante sia perche è avvenuto ad Assisi, a San Damiano precisamente, dove circa 800 anni fa San Francesco e Santa Chiara hanno vissuto quasi tutti i momenti più significativi della loro vita. É stata però una promessa molto triste visto ciò che stava succedendo a Taranto. Piangevano tutti quella mattina. É stata una promessa molto diversa dalle altre. Per me questa era la terza volta che partecipavo ad una Promessa: la prima a Triggiano, poi a Taranto e questa di Assisi. Questa di Assisi mi resterà per sempre nel cuore e nella mente, non perché ho fatto la mia Promessa ma perché quel giorno, il 10 agosto 2014, credo che la Gifra di Taranto abbia toccato l'apice del senso di fraternità. Non mi sono mai sentito unito a tutti gli altri come in quella mattinata. Altri momenti indelebili per me sono stati alcuni di attività come ad esempio quella delle maschere, ma anche la serata con la musica fuori la Basilica Superiore di San Francesco. Mi è rimasto tutto dentro. E non me lo porterà via nessuno. Fare un camposcuola con la mia fraternità è meglio di qualsiasi vacanza che si possa fare in estate. Io, in cuor mio, non perdo la speranza di poter rifare il camposcuola locale anche l'anno prossimo... Stonerò il consiglio… ma non m'importa! E poi Assisi... Storia , cultura, arte, religione... É un intreccio di arti che non annoia mai. Piccola ma infinta questa Assisi. Per me era la terza volta ad andare ad Assisi, e ogni volta la trovo più bella. Ringrazio oltre alla mia fraternità tutta, il Consiglio, Padre Francesco e le nostre "simili attitudini culturali" perché Assisi è un terreno fertile per chi come noi ama la storia e l'arte. E ringrazio il mio amico/fratello Fra Tommaso. michele mastrolonardo
Camminando lungo le strade di questa Cittá e visitando i luoghi di San Francesco abbiamo scoperto storie straordinarie e di grande fede di questo piccolo grande uomo. Per noi è stato anche un viaggio interiore, ripercorrendo 14 anni di vita insieme al nostro Jacopo. Abbiamo pensato tante volte che non è facile, per niente, eppure in quei giorni abbiamo avuto la certezza che nulla ci fa credere che é meglio scegliere un'altra vita magari piú facile o piú comoda . I ragazzi sono stati meravigliosi con Jacopo pieni di amore e di attenzione. "L'ottimismo cosmico" di Jacopo spesso li ha contagiati e dedicandosi a lui percepivo che anche loro erano felici. Grazie Gifra, siete in tanti ma i vostri nomi sono tutti nel nostro cuore. Angela e Giuseppe genitori di Jacopo Mi è piaciuto stare con gli altri per cantare e per aiutar e a fare le accende, come apparecchiare in tavola o lavare i piatti.... A noi è piaciuto lasciare Francesco alla vita di gruppo, con i suoi pregi e i suoi difetti. Adesso solo si semina, poi magari si potrà raccogliere... Mi è piaciuta l'armonia e l'amicizia tra i ragazzi. Filomena e Peppe genitori di Francesco Grazie di tutto, grazie a voi consiglio, per averci continuato a sopportare, rimproverare, consigliare perché è grazie a questo che io ho voluto rimanere con voi. Grazie perché con voi ho superato i pregiudizi e gli insulti della società di ora. Grazie per questo campo perché sono riuscita a riscoprire me stessa. Perché sono riuscita a capire veramente la fraternità. Grazie, perché durante questi giorni ho reinventato momenti, ho donato abbracci e consigli, e non mi sono mai sentita di troppo seppur comportandomi da “gallinella”! Grazie perché con voi sono riuscita a donarmi ricevendo tutto." silvia stringhetta Questo camposcuola è stato un modo per ritrovarci e vivere dei giorni immersi nello stile francescano con tanta semplicità e serenità. Tra i vari momenti, tutti importanti e formativi per ognuno di noi, ciò che mi ha fatto riflettere tanto è stata la salita all’eremo delle carceri. Quel tempo è stato per ognuno di noi un modo per riflettere, per consolidare un’amicizia, per ritrovare il senso di fraternità e di aiuto reciproco, per ringraziare il Signore per il dono di questi fratelli. La salita, il caldo, il sole di Agosto, lo zaino pesante, la strada dissestata e a volte troppo stretta per una persona, sono stati fattori che ci hanno fatto sentire il peso di quel cammino, a volte chiedendoci il motivo di questa scelta. Arrivati in cima e poter ascoltare quel silenzio piacevole che partiva dal cuore, poter osservare la bellezza della natura e la pace di quel posto: tutto questo ha azzerato le fatiche e i dolori del viaggio capendo il senso di tutto il cammino. Questa salita è lo specchio della propria vita e del proprio cammino di Fede che presenta tantissime difficoltà che ti portano a voler abbandonare tutto o a prendere un’altra strada apparentemente più semplice: ma basta pensare al motivo per il quale hai intrapreso quel preciso viaggio, che dà la carica giusta per affrontare qualsiasi problema si presenti sulla tua strada. Tra tutti i momenti che abbiamo vissuto, questo è stato molto bello e molto piacevole da vivere con tutta lafraternità. fabrizio tedone |